Pianificare un viaggio, parte II: l’itinerario

La scelta dell’itinerario è probabilmente il momento più delicato di tutta la pianificazione che precede la vacanza perché è da questa scelta che poi deriveranno tutte le altre. Lo zaino, il vestiario, il cibo, gli effetti personali e tutti gli altri oggetti comunque importanti sono una diretta conseguenza del luogo che abbiamo deciso di visitare.

La prima domanda da porsi, secondo me, è cosa ci diverte.

La seconda è quanto siamo allenati.

La terza è quanto è allenato il resto della comitiva.

Il corretto bilanciamento delle tre risposte a queste domande porta alla vacanza ideale, o comunque alla vacanza che più si avvicina al nostro concetto di vacanza ideale.

E’ importante quindi scegliere un itinerario che, prima di tutto, ci piaccia e ci diverta. Viaggiare costa e la vacanza, soprattutto in questo periodo, non è da meno; è sbagliato pensare che in rifugio si risparmia visto che i prezzi, in alta stagione, sono all’incirca equivalenti a quelli di un tre stelle. E quindi se abbiamo la possibilità di usufruire delle meritate ferie, che questi giorni valgano davvero la pena di essere vissuti; preferisco le città d’arte, il mare o la montagna? Camminare nei boschi o sotto il sole? Caldo o freddo? In autonomia o assistito? Ci sono dozzine e dozzine di possibilità, sia appoggiandosi a agenzie specializzate (e in questi anni, dal Perù all’Islanda, a piedi e in bicicletta, ne abbiamo provate eh, venite in negozio per qualche consiglio!) sia telefono alla mano organizzandosi da soli; le agenzie hanno meccanismi collaudati e quindi è difficile trovarsi male. Gli alberghi, le strutture, gli itinerari, sono scelti per soddisfare il maggior numero di clienti possibile e quindi verosimilmente soddisferanno anche i nostri; le varie possibilità solitamente sono ordinate secondo il grado tecnico e di preparazione richiesto e comunque sono sempre livellati verso il basso, proprio per evitare al cliente situazioni scomode o difficili da gestire.

Discorso diverso vale per l’organizzazione in proprio.

Il primo consiglio è di appoggiarsi ad un capogita esperto e che conosca i luoghi che abbiamo deciso di visitare; sarebbe davvero imprudente e in caso di intemperie o problemi è importante che ci sia qualcuno in grado di gestire la situazione con la calma del caso. Quindi rimane da decidere l’itinerario, stanziale o itinerante? Nel primo caso, consigliato soprattutto ai meno esperti, sceglieremo un albergo, un residence o un campeggio dove tornare tutte le sere e di giorno in giorno varieremo il percorso della giornata. In questo modo potremo lasciare il grosso del bagaglio “a casa” e portarsi dietro solo il necessario per l’escursione. Nel secondo caso invece dovremo portare tutto in spalla e quindi dovremo scegliere il percorso in base alle capacità del membro meno preparato della comitiva (perché ovviamente i più esperti potranno adattarsi a lui, mentre lui non potrà adattarsi ai meno esperti!), non potremo esagerare con i chilometri visto il peso maggiore del bagaglio e il percorso sarà condizionato dalla presenza e dalla disponibilità dei vari rifugi. Il consiglio è quello di prenotare a inizio stagione, visto che il numero di posti letto (per la maggior parte in cameroni da 8 persone, ma dipende dalle strutture) si esaurisce rapidamente. La scelta del percorso può essere fatta appoggiandosi ai siti di promozione turistica delle varie località (ad es. http://www.fassa.com/IT/Via-Alpina/) oppure utilizzando le cartine dei sentieri. Queste però vanno sapute leggere e interpretare e quindi si consiglia caldamente di appoggiarsi sempre a qualcuno di esperto, che abbia nozioni di cartografia e sappia leggere i profili altimetrici e le distanze! Sapete già quanti chilometri riuscirete a coprire in un’ora? Considerate sempre le varie soste per bere, mangiare, per fare foto o semplicemente per ammirare il panorama… Difficilmente riuscirete, su un terreno non troppo dissestato e con lo zaino in spalla, a superare i 4 km all’ora, molto più realistico una velocità di 3-3,5 km/h.

La pianificazione di un viaggio, come avrete potuto capire da queste poche righe, è un momento molto particolare che richiede attenzione e concentrazione. Una tappa troppo lunga o troppo tecnica può rovinare la vacanza a voi e a chi avete nella vostra comitiva, quindi se non siete già escursionisti esperti, venite in negozio, si fa due chiacchiere e magari vi possiamo dare un paio di dritte o di consigli!